Post senza errori? Ecco come fare!
Ogni giorno nascono migliaia di blog in tutto il mondo. Alcuni di essi segneranno l’inizio di una carriera, altri saranno l’affermazione di blogger già conosciuti, ma molti altri saranno un fallimento.
Qual è allora quel fattore X che decide chi è un blogger e chi è un fallito? Proviamo a rifletterci su: nel nostro campo si ripete ogni giorno che i buoni contenuti sono la chiave del successo, che i vecchi metodi non funzionano più, che non importa quanto spam facciamo, ma importa solo ciò che scriviamo e come lo scriviamo. La parola d’ordine è qualità.
A proposito del modo di scrivere, siete sicuri che non ci siano errori nei vostri post? Gli errori, anche evidenti, a volte sfuggono persino ai blogger più bravi. Un errore ortografico da figuraccia, un vocabolo inappropriato, una frase che poteva essere scritta in un altro modo, insomma esistono tanti modi per sbagliare.
Cosa succede al vostro blog quando ci sono degli errori? Anche se a tutto c’è un rimedio, qual è la giusta prevenzione?
Gli svantaggi degli errori ortografici
SEO
Uno o più errori di ortografia in un post denotano scarsa qualità, la quale porta a penalizzazioni sull’articolo, poiché Google può determinare algoritmicamente la qualità del contenuto che esamina (questo è il compito di Panda) e farvi perdere quindi posizioni nelle SERP. Come se non bastasse, per quanto il contenuto possa rispondere alle esigenze che si intende soddisfare, nessuno troverà mai il post sui motori di ricerca se cerca l’informazione usando (giustamente) termini scritti in maniera diversa rispetto a quelli usati nell’articolo, soprattutto se l’errore viene commesso in una delle keyword che compaiono nel titolo.
Supponiamo ad esempio che stiate cercando un’informazione sull’accoppiamento degli ippopotami ed io abbia scritto il miglior post del mondo a riguardo, dal titolo L’acopiamento degli ipototami, provare per credere: se cercate accoppiamento degli ippopotami su Google non troverete mai il mio post, se non tra gli ultimi risultati (forse). Ecco perché lo svantaggio è doppio: non solo il mio post verrà penalizzato in quanto a posizionamento, ma a questo si aggiunge anche il fatto che nessuno troverà mai il mio blog se scrive la query in modo corretto.
Leggibilità
Difficilmente un lettore comprenderà frasi dalla grammatica e dalla sintassi poco chiara o un uso improprio delle parole e sicuramente avrà non pochi dubbi sull’aver capito tutto, ammesso che sia riuscito a leggere il post per intero. Il rischio, più che concreto, è che il lettore abbandoni subito il blog per non ritornarci mai più.
Spesso, inoltre, la scarsa leggibilità di un articolo si traduce in scarsa possibilità di ricevere commenti, il che non è social.
Immagine
Personalmente, occupo parte del mio tempo per curare la mia immagine sui social network ed ho allestito un’apposita pagina sul mio blog per raccontare di me, ma che figura ci farei se scrivessi articoli pieni di errori? Probabilmente la mia reputazione andrebbe a finire sotto le scarpe, ma non è tutto: attirerei commenti negativi più che giustificati, purtroppo.
Guest post
Quando un collega mi chiede di poter scrivere un guest post sul mio blog la prima cosa che faccio è visitare il suo. Immaginate di scoprire che nei suoi articoli ci siano strafalcioni di ogni genere. Dubito che accettereste la sua proposta.
Goodbye carriera
Credo che ormai sia chiaro: una doppia mancata, un apostrofo al posto sbagliato o anche una virgola fuori posto possono minare la vostra immagine e di conseguenza la vostra carriera di blogger. Insomma gli errori di ortografia non sono un dettaglio da prendere alla leggera (anche perché si sa, i dettagli fanno la differenza). Pensate che stia esagerando? Beh, perché non provate a pubblicare i vostri post senza correggerli? Se invece siete d’accordo con me continuate pure a leggere. 😉
Come correggere gli errori ortografici in automatico
Word Filter Plus
Word Filter Plus è un plugin per WordPress dalla funzione semplice, ma molto utile, poiché si basa sul fatto che spesso molti errori di ortografia sono involontari e ripetuti nel tempo, infatti la sua funzione è semplicemente quella di sostituire le parole o le frasi errate con quelle giuste.
Dal comodo pannello di configurazione in Strumenti → Word Filter Plus si può impostare in quali circostanze deve avvenire la sostituzione (post, pagine, commenti o titoli), se bisogna rispettare le maiuscole e le minuscole e se si deve applicare la correzione anche a spezzoni di parole, in effetti finché camice viene sostituito con camicie va tutto bene, ma la situazione diventa scomoda quando camiceria diventa camicieria.
Il plugin dispone inoltre di una doppia modalità di utilizzo: se si sceglie il modo attivo la correzione viene effettuata dopo la pubblicazione del contenuto, se invece si opta per il modo passivo la correzione viene effettuata immediatamente, a scrittura ancora in corso.
Spell Check
Uno strumento conosciutissimo tra gli addetti ai lavori, Spell Check consente di esaminare un testo per setacciarne gli errori di battitura.
Tutto quello che bisogna fare è selezionare la lingua, copiare ed incollare il testo nell’apposita area e cliccare sul pulsante blu Spell Check.
Tutto qui? Tutto qui.
Editor di testi da ufficio
Esatto! Spesso il migliore amico ce l’abbiamo in locale, senza dover cercare nulla sul Web.
Ogni buon editor di testi (io uso Writer di Open Office) offre la possibilità di effettuare un controllo automatico sul testo digitato, scongiurando così una buona parte degli errori di ortografia e battitura che si commettono in fase di scrittura.
Certo, questo strumento non sempre ci vede giusto e ci segnala dei non-errori, ma c’è comunque la possibilità di ignorare la correzione.
Metodi di prevenzione
Rileggere, rileggere, rileggere
Perché l’ho scritto tre volte? Perché bisogna rileggere il post tre volte prima di pubblicarlo.
1. Controllo ortografico: la prima rilettura va fatta per scovare e correggere gli errori di ortografia;
2. Scelta delle parole: la seconda volta che si rilegge l’articolo bisogna focalizzarsi sui termini scelti, sul relativo suono e sulla corrispondenza tra il livello di semplicità o complessità desiderato e quello ottenuto;
3. Periodi: occorre infine una terza rilettura per valutare l’articolo nel suo insieme, controllando se è scorrevole, se la lettura è piacevole e se è comprensibile agli umani.
Stampare
È noto che la lettura sullo schermo è molto più lenta rispetto alla lettura su carta, inoltre l’attenzione che si presta ai dettagli è maggiore sul cartaceo, dunque perché non stampare l’articolo appena scritto? Si risparmierà tempo e si farà maggiore attenzione alla cura dei dettagli.
Usare un vocabolario
Quando proprio le parole giuste non arrivano si può sempre chiedere aiuto al caro vecchio dizionario italiano. Non dico di averlo sempre sulla mia scrivania perché è ingombrante, ma ce l’ho qui vicino, pronto a darmi sicurezza ed a fornirmi la rotella dell’ingranaggio che di tanto in tanto mi manca per completare un post.
Modi per evitare e prevenire gli errori nei post ce ne sono, ma chissà in quanti effettivamente li utilizzano. Voi usate almeno uno di questi metodi o ne conoscete altri? Cosa fate per scrivere il post perfetto? Sono curioso di sentire la vostra!
07/05/2013 alle 15:41
Ciao, volevo segnalarti questo nostro articolo che credo possa essere interessante in merito al tema (ed infatti ci siamo permessi anche di citarvi):
http://www.netcommunication.it/10-regole-da-seguire-per-un-buon-articolo/
Saluti
07/05/2013 alle 21:54
Ti ringrazio per la citazione! 😉 Ti ho anche lasciato un commento. 🙂