Cosa devi sapere prima di acquistare un Hosting

Cosa devi sapere prima di acquistare un Hosting

Il web è pieno di Web Hosting Provider che offrono piani hosting per tutte le tasche. Acquistare un hosting scadente ti porterà all’esaurimento nervoso (e fisico) e a far perdere un sacco di soldi se stai guadagnando/vuoi guadagnare con il tuo sito web. Vuoi ridurre la possibilità che ciò accada? Ecco cosa devi sapere prima di acquistare un Hosting.

Cos’è un Web Hosting?

Il vero punto fondamentale sta nel capire cosa è realmente un Hosting (o meglio, un Web Hosting).

L’hosting è un servizio che permette al proprio sito web (o dei semplici contenuti, come file, immagini, video, ecc) di essere raggiunto tramite internet. Questo servizio è offerto dagli hosting provider (webhost), aziende che mettono a disposizione la connessione ad internet e dello spazio fisico su vari server (computer molto più potenti dei classici pc domestici) su cui è possibile caricare tutti i nostri contenuti.

È facile capire che l’hosting abbia risorse limitate, sia lato server che lato connessione.

A cosa ti serve l’hosting?

Questa è la prima domanda che dovresti porti prima di acquistare un hosting e dalla quale puoi avere un’idea generale delle caratteristiche di cui hai bisogno.

Un sito web statico di presentazione di un negozio cittadino ha bisogno di risorse e caratteristiche molto differenti da un e-commerce molto visitato in tutta Italia. Per il primo va bene un comune hosting, senza molte pretese, con una spesa di almeno 30 € all’anno. Per il secondo invece ci vuole un hosting molto “più potente”, sicuro, stabile e veloce, che si traduce in un aumento considerevole del prezzo. Vuoi creare un blog? Dovrai avere caratteristiche nuovamente differenti, una via di mezzo tra i due hosting precedenti.

Questa è la fase in cui andrai a delineare più o meno di quali caratteristiche hai realmente bisogno, quindi quanto ti costerà l’hosting. Non dare il giusto peso a questa fase sottovalutandone l’importanza porta inevitabilmente ad una perdita di denaro:

  • per difetto: non fare il braccino corto 🙂 far finta di aver bisogno di meno caratteristiche di quelle realmente necessarie, solo per spendere un po’ di meno, ti porterà ad avere un sito non performante, che ti farà perdere soldi in futuro.
  • per eccesso: se sovrastimi le caratteristiche dell’hosting, beh, semplicemente pagherai in più per qualcosa che non utilizzerai mai.

Quindi?

Quindi cerca un hosting in cui è possibile “scalare” le risorse in maniera del tutto trasparente, pagandone la differenza e non l’intero importo ogni volta. In questo modo, anche se non hai un’idea ben precisa di quanta risorsa hai bisogno, puoi iniziare con una base e nel caso, passare a quella successiva.

Ad esempio, non sai quanto spazio web devi acquistare? Bene, assicurati che l’hosting permetta di scalare lo spazio web in maniera trasparente (e pagando solo la differenza), poi acquista lo spazio web più basso (parti da almeno 1 GB se puoi, si consuma in fretta) per poi passare a quello successivo (es. 2+ GB) al riempimento dello spazio iniziale.

Prezzo VS Assistenza

Spendere meno senza assistenza? Nooo!

http://www.flickr.com/photos/towingservicephoenix/5801757171/ by PhoenixTowingService

Il prezzo è importante, ma l’assistenza lo è ancora di più. [twittalo]

Quasi tutte le persone (purtroppo) acquistano l’hosting solamente basandosi sul costo, ma poi molti lo lasciano per le scarse prestazioni e per la pessima assistenza.

Quello che scatta nella testa delle persone è: prezzo basso + tutto illimitato => Affare!

E invece no! Non deve funzionare così.

Prima di tutto, assicurati che ci sia una buona ottima eccellente assistenza dietro l’hosting che hai intenzione di acquistare. Solo dopo guarda il prezzo. Questo perchè trovarsi da solo senza conoscere nulla in materia nel momento del bisogno (trasferimento sito, impostazione DNS, down del server, sito lento all’improvviso, memoria PHP non sufficiente…), ti farà perdere molti più soldi di quanti ne hai risparmiati inizialmente, oltre che a farti venire un gran mal di pancia.

Per avere una prima impressione sul servizio di assistenza, puoi provare ad aprire ticket/inviare email pre-acquisto… se non rispondono per accaparrarsi un nuovo cliente, figurati dopo.

PS: salvo rari casi di campagne marketing molto forti, un prezzo troppo basso dell’hosting (secondo me, meno di 30 euro all’anno) potrebbe significare un servizio non proprio all’altezza delle tue aspettative. Nessuno ti regala niente, paghi per quello che hai. [twittalo] È difficile avere la botte piena e la moglie ubriaca, no?

Server

Il server è il computer su cui risiede il tuo sito web ed è raggiungibile da internet. Come i computer che usiamo tutti i giorni, ne esistono di tutti i tipi, più o meno potenti e performanti. Se vuoi un consiglio, chiedi all’hosting provider alcune informazioni tecniche sul server che utilizza, come i valori della RAM, il numero delle CPU e la relativa frequenza, il tipo di Hard Disk, ecc… potrai confrontare gli hosting tenendo in considerazione anche questi elementi, cercando di scegliere quello che offra caratteristiche tecniche più aggiornate.

A volte può capitare che il server vada giù (down del server), ovvero che non sia più raggiungibile da internet. Cosa comporta? Che non puoi ricevere visitatori, non puoi ricevere clienti e quindi… non puoi effettuare nessuna vendita (subisci una perdita). Ogni secondo che il sito è down, potresti perdere soldi.

E non è solo un discorso economico… se proprio in quel momento passa lo spider di Google (che serve per l’indicizzazione, per farti trovare su Google)? Non può vedere il sito. Ok, passerà una seconda volta, ma se anche in quel caso il sito fosse down? Beh, potrebbe avere un effetto negativo sul posizionamento… disastro!

Per cui, prima di acquistare un hosting, è sempre bene controllare l’uptime (il tempo in cui è raggiungibile il sito web) garantito, solitamente attorno al 99,7% è un buon valore.

PS: chiedi se hanno un gruppo UPS (gruppo statico di continuità), che si inserisce in caso di mancanza di corrente ed evita il down del server.

Niente è illimitato

Proprio perchè il server è un computer, ha risorse limitate. Non esistono Hard Disk di dimensione infinita, non esistono CPU a frequenza infinita e non esistono cavi a capacità infinita, niente è infinito.

Capita sempre più spesso di trovare hosting che offrono spazio web illimitato, banda illimitata, “qualsiasi cosa” illimitato… ma nella realtà sappi che non è così. Certo, moltissimi hosting provider seri offrono davvero quantità di risorse tali da sembrare illimitate, ma c’è anche chi abusa della parola “illimitato” e chiede un supplemento arrivati ad una certa soglia d’utilizzo.

In ogni caso, vengono poste delle limitazioni sull’utilizzo della CPU, RAM, MySQL e FTP… Per cui, prima di acquistare un hosting, controlla sempre cosa c’è scritto nel contratto che ti viene proposto se sono presenti quei minuscoli asterischi… e se non trovi quello che cerchi, contatta l’assistenza e chiedilo esplicitamente.

Ma quindi devi diffidare dagli hosting che promettono tutto “illimitato”? No, anzi, se l’hosting provider è conosciuto e il servizio è ottimo, è un grande vantaggio.

 Affidati solo ad aziende serie

Affidati solo di aziende serie

http://www.flickr.com/photos/43231426@N08/6198029566/ di MinneapolisElectrician

Sarà un suggerimento banale, ma io preferisco affidarmi ad aziende serie e che si trovano sul mercato da anni, che hanno gestito centinaia di migliaia di utenti, piuttosto che appoggiarmi ad aziende nuove e che magari costano un po’ meno… per il mio progetto online, voglio avere la certezza di aver acquistato un servizio tra i migliori in circolazione (guarda la selezione dei migliori hosting per WordPress, non te ne pentirai), gli esperimenti li lascio fare agli altri 🙂

A questo proposito trovo molto interessante le soluzioni “Money Back Guarantee“, dove il provider si impegna a restituirti una percentuale dei soldi che hai speso, nel caso in cui non ti trovassi bene con l’hosting (nei primi N giorni). Questo è spesso sinonimo di fiducia nei propri mezzi e nella qualità del servizio offerto.

TOS e SLA

Per poter ultimare l’acquisto di un hosting bisogna accettare i termini di utilizzo, il TOS (Term of Service). Qui si possono nascondere delle insidie come limitazioni di questo, limitazioni di quest’altro, cosa puoi e cosa non puoi fare, ecc…

Controlla sempre almeno i punti “Uso delle Risorse da parte del Cliente” e “Sospensione o Interruzione del Servizio”, troverai molte limitazioni che non erano (casualmente?) state segnalate.

Sempre prima di acquistare l’hosting controllare lo SLA (Service Level Agreement), l’accordo sul livello del servizio. In questo documento, si definiscono le metriche del servizio che devono essere rispettate dal fornitore, sono dei veri e propri obblighi contrattuali. In questo modo puoi vedere che tipo di servizio ti viene garantito.

Attenzione al rinnovo

Per attirare nuovi utenti, gli hosting provider fanno offerte davvero pazze a volte, come far pagare un hosting di tutto rispetto 30 € l’anno con in più il dominio in regalo… ma attenzione! Dal secondo anno in poi, il dominio (solitamente) dovrai pagarlo te (ad un prezzo un po’ più elevato del normale), così come non è difficile trovare un aumento del prezzo dell’hosting.

Controlla bene il prezzo che dovrai pagare dal secondo anno in poi per non avere sorprese indesiderate.

Posizione geografica del Server

La posizione geografica del server influisce, seppur in minima parte, sulle prestazioni del sito web.

Avere un server in America e gli utenti di riferimento in Italia, introduce un piccolo ritardo di qualche millisecondo rispetto che avere un server in Europa, o ancora meglio, in Italia. Questo perchè le richieste degli utenti, devono andare fino in America e tornare indietro, un percorso molto più lungo rispetto a quello europeo o italiano.

Il ritardo non è elevato, parliamo come ho detto di millisecondi che “può essere azzerato” da un server più performante rispetto ad uno europeo (magari con minor tempo di risposta)… ma sappi che questo ritardo esiste.

Per quanto riguarda l’indicizzazione dei motori di ricerca, la posizione geografica del server è un fattore praticamente ininfluente. È l’ultimo punto che viene preso in considerazione per geolocalizzare un sito web se il motore di ricerca non riesce a trovare informazioni riguardanti la lingua, l’estensione del dominio, numeri di telefono, indirizzi, impostazioni del Google Webmaster Tools.

Come cercare i migliori hosting?

Come trovare i migliori hosting

http://www.flickr.com/photos/dhavaljani/5976316525/sizes/o/in/photostream/ di Dhaval Jani

Niente di meglio che una sana ricerca delle opinioni di chi ha già provato realmente l’hosting che vuoi acquistare, magari negli ultimi uno o due anni (la qualità del servizio può cambiare con il tempo). Cerca opinioni su siti autorevoli e prova a distinguere i commenti falsi (palesemente pubblicitari) da quelli reali.

Partendo dal presupposto che ci sarà sempre almeno un cliente insoddisfatto, trovare la maggior parte dei commenti positivi, beh, può significare che sei di fronte ad un ottimo hosting.

Andare a scovare tutti i commenti, filtrarli ed estrarne un giudizio è un lavoraccio vero? Io l’ho già fatto, ed ho preparato la selezione dei migliori hosting per WordPress (ma che vale anche in generale, non solo per WordPress),  analizzando i commenti degli utenti del web e sfruttando la mia esperienza personale con alcuni di essi. Potrebbe essere un buon punto di partenza per la tua scelta 😉

Ultimo consiglio

La scelta dell’hosting è fondamentale in un progetto online. Dedicaci parecchie ore e sentiti sicuro al 100%, gli stai affidando il tuo futuro.

PS: se puoi evita di fare contratti a lungo termine a meno che non ti fidi ciecamente dell’hosting provider e della sua serietà, la qualità del servizio potrebbe cambiare in futuro…

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con le dita sempre in costante, frenetico movimento sulla tastiera… vengo spesso trascinato e catturato “in rete” per colpa delle mille idee che mi girano per la testa (prima o poi troverò quella giusta)… dal futuro incerto (nonostante una laurea, e chi non lo è?..siamo in tanti!) .. credo fortemente nella condivisione della conoscenza!
6 Commenti
  • Concordo sul fattore qualità: un hosting scadente mina un business online ancora prima che parta. Fra tutti i costi che devi sostenere per aprire un’attività su internet, l’hosting è quello con il maggior rapporto importanza/prezzo.

    Esempio: io ero con EZPZ, una compagnia inglese abbastanza famosa e pagavo sui 60€ all’anno. Poi ho deciso di fare il salto di qualità e passare a Web Synthesis: Google mi ha subito premiato con 300 visitatori in più al giorno. Anche se il nuovo server è in America, è così veloce che non fa differenza. La scalabilità non è il suo punto di forza (passa da uno shared a 24$ al mese a un dedicato da 99$ al mese senza niente in mezzo), ma cavolo quanto viaggia.

    Per chi sceglie un hosting è anche il caso di fare una distinzione fra:

    – Nome dominio
    – DNS
    – Hosting

    Molte aziende offrono tutto nello stesso pacchetto, questo crea la falsa illusione che siano la stessa cosa. In realtà separare i tre a volte è una cosa necessaria (io ho comprato separatamente questi tre elementi, e reindirizzo la posta su Gmail).

    • Roberto Iacono

      Grazie Stefano per il prezioso contributo.
      Ottimo suggerimento quello di acquistare il dominio separandolo dall’hosting, così da essere un po’ più libero in futuro (in caso si voglia cambiare hosting). Lato pratico, non c’è alcuna differenza rispetto a comprare tutto da un solo provider.

  • Per un blogger agli inizi (o a livello medio) hai ragione, sul lato pratico non cambia niente: tutti gli host più famosi danno dominio, DNS e server in un solo pacchetto. Hai anche ragione a non spiegare questa differenza in maniera troppo tecnica, perché interessa a pochi. Per quei pochi secondo me è giusto fare una breve menzione e avvertire della differenza, anche senza spiegarla a fondo. Per farti qualche esempio che è capitato a me:

    – Il mio hosting non offre DNS e dominio, solo lo spazio web. Per questo ho dovuto acquistare dominio e DNS da un altro prodiver e puntarli sullo spazio web acquistato.
    – Non pienamente soddisfatto dal tempo di risposta dei DNS americani, ho acquistato a parte un pacchetto DNS professionale con sede in europa. Quindi ho cambiato i nameserver del dominio per farli puntare al nuovo DNS, che a loro volta puntano al server americano.
    – Per un sito ho bisogno di creare più di un record CNAME, ma il DNS del provider non me lo lascia fare. Quindi acqusito dei DNS seri che mi permettono di inserire i due CNAME che puntano a due server diversi.

    È vero, in pochi hanno queste esigenze. Io mi sono trovato in difficoltà negli anni passati perché nessuno mi ha mai spiegato questa differenza, quindi suggerisco un articolo che spieghi bene come funziona a livello pratico questa infrastruttura. Se avessi trovato un post del genere cinque anni fa, mi avrebbe risparmiato un sacco di casini e down. 🙂

    • Roberto Iacono

      Grazie mille per il contributo Stefano, come sempre ad alto livello. Se vuoi, senza impegno, perchè non la racconti te a noi (contattami pure in privato se sei interessato)? Intanto accolgo la richiesta 🙂

  • Oddio, se mi chiedi di scrivere un guest post con informazioni base (come quelle dell’articolo) allora ne sarei felice, ma non me la sento di andare troppo sul tecnico. Al momento ho casini vari, ti mando un’email quando ho tempo di scrivere un articolo serio sull’argomento.

    Intanto ti faccio ancora i miei complimenti per questo blog, pieno di spunti interessanti. Magari ce ne fossero di amministratori come te!

    • Roberto Iacono

      Sì sì, tranquillo 🙂 Non ti preoccupare e non prenderlo assolutamente come un impegno (io non li sopporto 🙂 )…
      Grazie mille, gentile come sempre 🙂