Migliori hosting italiani con server farm in Italia per iniziare
Scegliere l’hosting è davvero difficile, ma lo è ancora di più scegliere un ottimo hosting! Per un progetto online italiano con target di riferimento composto solamente da italiani, è consigliato acquistare anche un hosting con server farm (dove sono presenti tutti i server su cui girano i siti web) in Italia.
Esiste il miglior hosting in assoluto?
No, ma esiste il miglior hosting che si adatta alle proprie esigenze. Ciò che può essere migliore per me, può non esserlo per te. Per questo motivo la scelta dell’hosting varia da caso a caso, e ti mostrerò quali aspetti dovresti prendere in considerazione.
Ma una cosa deve essere uguale per tutti: la scelta non dovrebbe ricadere sugli hosting non affidabili, dove molti utenti reali, persone come me e te, hanno avuto esperienze negative… fai tesoro dell’esperienza altrui, sempre usando un po’ di buon senso. E se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, partire con un hosting dove molte persone si sono lamentate del servizio offerto, non è una scelta molto saggia, non trovi?
Quindi, come partire?
Cercando le opinioni degli utenti in rete. Ma per farti risparmiare un po’ di tempo (e molta salute psico-fisica 🙂 ) ho già fatto questo lavoro (lunghissimo) per te. Ho ricercato gli hosting in lingua italiana con server farm in Italia che potrebbero andare bene per iniziare, quindi considerando un hosting condiviso (shared). Dopodichè ho analizzato le opinioni successive al 2012, perchè il servizio offerto può cambiare di anno in anno, in meglio o in peggio. Le opinioni sono state prese da hostingtalk.it, webhostingmagazine.it, mrwebmaster.it, giorgiotave.it, hwupgrade.it, ciao.it e phpbbitalia.net. Infine ho selezionato solamente quelli che secondo le opinioni trovate in rete sembrano essere i più affidabili.
Usa questa selezione dei migliori hosting con server farm in Italia come punto di partenza, in ogni caso, sei completamente libero di fare le tue ricerche e di prendere le tue decisioni.
Dai un’occhiata anche ai migliori hosting del momento (anche non italiani).
I migliori hosting in lingua italiana con server farm in Italia
ServerPlan
È l’hosting provider che ha ricevuto ottime impressioni da parte degli utenti. L’azienda nasce nel 2002 e punta ad offrire in Italia il livello di qualità dell’hosting internazionale. Ha offerte professionali per web hosting, server dedicati, VPS e cloud, ma anche soluzioni con hosting condiviso. Per chi è all’inizio e vuole avere la massima garanzia, potrebbe acquistare il piano condiviso Developer Linux 500MB. Ottime anche le proposte professionali. Il prezzo è mediamente più alto rispetto agli altri hosting provider, ma questo viene ripagato in termini di assistenza definita “ottima” da molti utenti: risposte ai ticket veloci, meno di qualche ora, grande disponibilità a risolvere i loro problemi, e anche a quelli che combinerai te.
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CoolNetwork
Gode di un’ottima reputazione in rete. Offre tutti i tipi di piani hosting, con connettività italiana fornita da quattro carrier indipendenti, Telecom e Wind per il traffico nazionale. Con la versione PRO dei loro piani vengono utilizzati server LiteSpeed, più veloci dei classici server Apache. Backup giornaliero automatico effettuato su Piattaforma R1Soft.
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VHosting Solution
Ottimo provider che utilizzo con soddisfazione da alcuni anni per altri siti web. Professionale ed affidabile. Dal 2016 offrono datacenter in Italia e in Francia, in aggiunta a quelli tedeschi. Assistenza rapida e disponibile.
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Keliweb
Ottimo provider italiano, offre tutti i tipi di piani hosting, un server mail dedicato per una migliore affidabilità per le email aziendali e la PEC. Disponibilità di dischi SSD (più veloci dei classici SATA o SAS). Professionale ed affidabile.
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web4web
È un hosting provider low cost, ma il servizio è molto buono sia per l’hosting, che per l’assistenza: veloce e con personale preparato tecnicamente e che cerca di trovare delle soluzioni reali ai problemi. Alcuni si sono lamentati che le risposte sono un po’ troppo abbreviate (per l’esattezza “in prosa”), ma l’azienda ha risposto che sono esaustive e solo in questo modo riescono a garantire risposte rapide.
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Seeoux
Premiata l’assistenza 24 ore su 24 tramite chat e ticket. Niente da ridire sulla velocità e sulla percentuale di uptime, nonostante sia un servizio low-cost. Inoltre viene messo a disposizione l’integrazione con CloudFlare.
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Seeweb
L’azienda nasce nel 1998. Servizio professionale ottimo dal punto di vista tecnico, assistenza rapida e competente. Ma essendo un servizio professionale, anche i costi saranno un po’ altini.
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Altri hosting considerati
Ecco tutti gli altri hosting provider italiani che ho preso in considerazione per la selezione dei migliori. Purtroppo su alcuni non sono riuscito a trovare nessun opinione (o una sola), così sono stati esclusi dalla selezione, nonostante probabilmente offrano un ottimo servizio.
Altri hosting considerati: WebPerTe, Aruba, Vola, Infinytech, Hostek, HostingSolution, HostingPerTe, CheWeb!, See4u, GlobalItalia, OnGrid, Tol. Netsons, MisterDomain.eu, TopHost.
Caratteristiche principali da valutare
Come analizzare le opinioni?
Una piccola premessa.Il mio consiglio è sempre quello di ricercare le opinioni recenti di altre persone reali che abbiano già provato il servizio che si vuole acquistare, prima di acquistarlo realmente. In questo modo ti puoi fare una buona idea se l’hosting è adatto alle tue esigenze o meno, senza dover sperimentare direttamente sulla tua pelle.
Ma non è tutto oro ciò che luccica. Ricordati che chi lascia le opinioni in rete, solitamente è perchè si è trovato male e ha avuto un’esperienza negativa. Chi si trova bene difficilmente lascierà la propria esperienza personale. Per cui, leggi le opinioni degli utenti con un po’ di buon senso, e sappi che a volte possono anche essere fasulle. Per essere tranquilli, bisognerebbe trovare un bel po’ di opinioni, non solo 3 o 4.
Certo è che se trovi moltissimi commenti positivi, allora il servizio è ottimo!
Velocità e tempi di risposta
La velocità è un elemento fondamentale per un buon sito web. Anzi, secondo me è al primo posto a livello di importanza.
Prima di tutto per l’utente, se ti trovi di fronte ad un sito lento, cosa fai? Io me ne vado immediatamente. E prova a pensare cosa accadesse se il tuo fosse un e-commerce? Perderesti un sacco di soldi!
Poi è importante anche per Google, che ne tiene in considerazione nel suo algoritmo di posizionamento, premiando ovviamente i siti più veloci.
Ma quando un sito web è veloce? Come ho scritto in questo articolo, quando il tempo di caricamento è inferiore ai 2 secondi. Quindi avere un tempo di caricamento basso significa avere un sito web veloce. Ovvio. Ma come si fa ad avere un tempo di caricamento basso?
Il tempo di caricamento di un sito web dipende da vari fattori, in generale:
- caratteristiche della tua connessione internet – se hai un vecchio 56K, non puoi pretendere che le pagine si aprano velocemente!
- contenuti – come immagini, file javascript, video… più roba hai, più tempo ci mette a caricare
- tempo di risposta del server – è il tempo che trascorre da quando fai la richiesta per accedere alla pagina web, a quando effettivamente ti viene restituita (ci piazzo dentro anche il tempo medio di connessione al server, ovvero il tempo che ci mette il client a collegarsi al server, ma sappi che sono due cose distinte).
La cosa che più ti interessa ora, è capire che bisognerebbe acquistare un hosting che abbia un buon tempo di risposta. Più gli utenti sono lontani dal server in cui risiedono i contenuti richiesti, più il tempo di risposta aumenta. Aumentando il tempo di risposta, aumenterà quindi il tempo di caricamento del sito web.
Come misurare il tempo di risposta? Io preferisco utilizzare i servizi gratuiti di Pingdom e di GTMetrix.
Inserisci l’URL della pagina che vuoi analizzare, nel mio caso https://www.robertoiacono.it/, e analizza il primo risultato:
Generalizzando, più questo tempo è basso, meglio è.
Ma che sito bisogna prendere in cosiderazione?
Bella domanda! Dovresti cercare su internet un sito che si appoggia all’hosting (meglio se ha anche lo stesso piano hosting) che vuoi acquistare.
Come trovarlo?
Spesso lo puoi trovare cercando una recensione dell’hosting, oppure proprio tramite le opinioni degli utenti lasciate nei blog o forum. Altro consiglio è quello di controllare nel footer (la parte inferiore del sito) oppure nella pagina “Chi siamo“, a volte viene segnalato direttamente qui. Quando pensi di averlo trovato, utilizza questo servizio per controllare quale sia realmente il server (trovi queste informazioni nella scheda server stats).
Assistenza
Penso che l’assistenza sia il secondo punto a livello di importanza durante la scelta dell’hosting. A prescindere che tu sia un esperto o meno, avere qualcuno dall’altra parte che risponda alle tue domande e che ti fornisca una soluzione, è fondamentale. Risolvere un problema grave nel giro di una decina di minuti, può evitare di farti perdere migliaia di visitatori, e quindi anche un sacco di soldi!
In ogni caso, non è mai bello trovare il sito non raggiungibile e sentirsi solo ed impotente.
Avere una buona assistenza però non significa solo ricevere una risposta… a che servirebbe ricevere una risposta tardiva o ancora peggio, evasiva? A niente. Una buona assistenza deve fornire una spiegazione al tuo problema e soprattutto, proporre una soluzione con parole d’uso comune, nel più breve tempo possibile (parliamo di minuti?)! Per questo sarebbe meglio avere un supporto via chat, ticketing e telefono, 24/7/365 (tutti i giorni dell’anno a qualsiasi ora).
Il mio suggerimento? Contatta tu stesso l’assistenza dell’hosting provider da cui vuoi acquistare un piano hosting per vedere come si comporta realmente. Ma non una volta, prova due, tre, quattro volte… Un provider serio, curerà al massimo questo aspetto.
Tipologia del servizio
- hosting condivisi – è la scelta consigliata per chi è all’inizio. Viene offerto uno spazio web su un server condiviso con altri siti web, in maniera tale da abbassare notevolmente i costi. Il mio consiglio è quello di stare sui 60€ all’anno per iniziare. A volte anche soluzioni da 30€ possono andare bene (però si ha spazio e banda davvero minima), ma non consiglio di scendere sotto queste cifre.
Le prestazioni del server sono limitate e sono suddivise tra tutti i siti web presenti. Se il tuo sito richiederà più risorse di quante ce ne siano effettivamente disponibili, ti verrà proposto di passare ad un livello superiore (magari un server semi-dedicato), ma ciò accade quando si raggiungono cifre di visitatori “importanti” (qualche migliaio). Così per darti un’idea molto vaga, da non prendere per certa (perchè ci sono molte variabili in gioco) ma solo per capire un po’ l’ordine di grandezza), un hosting condiviso da 60€ all’anno può supportare attorno ai 3500 visitatori unici al giorno. - VPS – i Virtual Private Server (VPS) si riferiscono alle macchine virtuali, ovvero una partizione di server fisici in server virtuali in base alle esigenze del cliente. Nonostante tu risieda effettivamente su uno spazio fisico, hai il controllo che avresti con un server dedicato. Spesso questo tipo di hosting è adottato da sviluppatori, utenti intermedi e blogger con siti con traffico medio-alto.
- Server dedicati – hai un server interamente dedicato a te, con tutti i benefici e i costi che ne derivano. Probabilmente, è sempre meglio acquistare un managed server dedicato se non sei un professionista del settore, in questo modo il provider gestirà gli aggiornamenti e tutto ciò che riguarda l’amministrazione del server.
- Cloud – un sito web ospitato in cloud, opera su diversi server connessi tra di loro. In questo modo si hanno risorse virtualmente “infinite” e scalabili con maggior semplicità e velocità. Un plus: anche in caso di danneggiamento di un server, tutti gli altri continueranno a fornire il contenuto.
Spazio Web e banda
Lo spazio web è lo spazio fisico che hai a disposizione sul server, ovvero lo spazio in cui caricherai i tuoi file, le immagini, i video e quant’altro. Questo è un aspetto da non sottovalutare, quanto spazio prevedi di aver bisogno nei prossimi 12 mesi? Quante immagini pensi di caricare e che peso hanno? In base a questo, puoi capire quale sia il piano più adatto alle tue esigenze (2 GB, 10 GB, …, “illimitato”).
Un consiglio, se non vuoi un hosting che offra spazio web “illimitato”, allora considera un hosting che permetta la scalabilità, ovvero permetta di fare un upgrade (aggiornamento) al piano superiore, con un po’ più di spazio fisico, facendoti pagare solamente la differenza tra i due piani hosting.
La banda è la capacità di dati traferibili dal server al computer del lettore, solitamente mensile. Quando un utente visita un sito web, scarica dal server una certa quantità di dati, consumando la banda.
Anche questo valore è molto importante ma è molto difficile riuscire a dimensionarla in anticipo. Bisogna moltiplicare il peso medio di una pagina, per il numero di pagine viste in un mese. Un sito di piccole dimensioni può arrivare tranquillamente fino a 5 GB mensili. Anche in questo caso, se non acquisti un piano hosting con banda “illimitata”, fai molta attenzione che sia scalabile.
Una precisazione, credi che i piani “illimitati” siano veramente illimitati? Beh, sappi che non è proprio così… per sua natura, il server ha delle risorse limitate. Quindi non puoi pensare di creare un sito di file sharing con un hosting condiviso e risorse “illimitate”.
Uptime
È la percentuale di tempo garantita dall’hosting provider nella quale il sito sarà raggiungibile e quindi visibile (il server sarà up). Valori attorno al 99,9 % sono ottimi. Gli hosting che ho segnalato si aggirano attorno a questi valori.
Limiti imposti dalla QoS
Attenzione anche ai limiti imposti dal QoS, la qualità del servizio, utilizzato per indicare i parametri che caratterizzano il servizio della rete (ad esempio perdita di pacchetti, ritardo) e delle risorse impegnate per realizzare e gestire la rete stessa. Questi parametri dovrebbero venir mostrati nel contratto d’acquisto. Se non li trovi, puoi sempre richiederli.
Ad esempio controlla il numero massimo di connessioni contemporanee disponibili e la memoria php disponibile, meglio sapere tutto prima, che avere brutte sorprese poi.
Prezzo
Hai notato che ho messo il prezzo come ultimo punto? Questo perchè penso che il prezzo sia l’ultima cosa da considerare. Dopo che hai capito quali siano le tue esigenze, allora potrai pensare a fare una valutazione in base al prezzo.
Ricordati una cosa molto semplice: nessuno ti regala niente.
Costa troppo poco? Allora lascia perdere. Non puoi comprare una Ferrari al prezzo di una Panda, questa è la dura realtà 🙂
Come ho già detto, il mio consiglio per chi inizia è di stare intorno ai 60€ all’anno, ma se si hanno pretese di spazio e banda minime, vanno bene anche 30€/anno… ma eviterei prezzi inferiori.
Hosting Linux o Windows?
Per mia esperienza diretta, e per quello che ho letto in rete, a grandi linee sono da preferire i server Linux. A te non cambierà niente, non dovrai aver nulla a che fare con l’ambiente Unix, né dovrai avere un computer con sistema operativo Linux, stai tranquillo 🙂
In più, molti CMS come WordPress, girano meglio sui server Linux. Se intendi utilizzare un CMS, controlla sempre le specifiche richieste.
Perchè tutto in Italia?
Se il tuo target di riferimento sarà completamente italiano, un hosting con server farm in Italia ti garantirà:
- indirizzo IP italiano, che viene utilizzato anche dai motori di ricerca come uno dei 200+ fattori per il posizionamento. Per maggiori informazioni, leggi questa interessante discussione.
- tempi di risposta inferiori, rispetto ad un server estero di pari prestazioni
E da un aspetto patriottico, dai un po’ di lavoro a noi italiani 🙂
Hosting con server farm in Europa o America?
Hosting con server farm in Europa hanno comunque tempi di risposta paragonabili a quelli italiani. Mentre quelli americani hanno tempi di risposta leggermente maggiori (parliamo di millisecondi) perchè la distanza è notevolmente maggiore. In ogni caso, è possibile sfruttare servizi di CDN come quello gratuito fornito da CloudFlare, che distribuiscono i contenuti dal server più vicino all’utente.
In questo caso l’indirizzo IP non è italiano, ma se hai letto la discussione che ti ho indicato prima, avrai già capito che non è molto importante.